La settimana santa in Puglia
La settimana Santa in Puglia veste la Pasqua. Si veste di religiosità, di un sentimento antico e radicato, che unisce cultura, tradizione, culto sacro e reminiscenze profane.
Da nord a sud della regione è un proliferare di riti, processioni e preghiere e in ogni città o frazione l’attenzione è tutta rivolta a quest’appuntamento che si rinnova ogni anno, col suo carico di forti emozioni.
Si comincia il venerdì che precede la domenica delle Palme, momento di dolore e di passione, con la processione, in molte località, dell’Addolorata o Desolata.
Il momento più commovente e coinvolgente delle celebrazioni del triduo pasquale è senza dubbio rappresentato dalla processione dei Misteri, il venerdì santo. Ogni città esprime le sue tradizioni, ognuna con le sue caratteristiche peculiari. A Valenzano, ad esempio, lo sfilare dei misteri è un tripudio di statue, quarantasette addirittura. Una tradizione che risale al’600, importata dalla Spagna.
A Canosa di Puglia, la mattina del sabato santo, un coro di 100 donne vestite di nero e coperte da un velo e unite a catena intonano l’inno alla Desolata e lo Stabat Mater, accompagnando l’immagine della santa per le vie della città, per poi salutarla, sul sagrato della chiesa, cantando per l’ultima volta, a viso scoperto e a squarcia gola.
In ogni città sfilano le varie confraternite, che contano numerosi iscritti. Ognuna con i propri colori, i propri costumi e la propria storia tramandata negli anni.
Un teatro all’aperto, che regala ad ogni città un’atmosfera particolare e peculiare.
A Taranto, la folla si ammutolisce al terrificante suono del crepitacolo, lo strumento agitato dal troccolante in sostituzione delle campane. A Bisceglie, le statue sacre sfilano nell’assoluto silenzio dei fedeli, che baciano le immagini, mentre in altre città non possono essere nemmeno sfiorate.
A Troia, l’incedere dei fedeli in processione è scandito dal suono delle catene dei penitenti, a rendere ancor più suggestiva la processione.
Ovunque le strade si animano di una emozione antica, che coinvolge tutti, fedeli e semplici spettatori di uno spettacolo che trasuda passione, sentimento, senso di appartenenza.
La settimana santa in Puglia non è solo la ricorrenza di un momento religioso preciso, non è solo il rievocare della passione, della morte e della risurrezione. E’ l’espressione più struggente di un sentire popolare che accomuna tutti in quei giorni, senza distinzioni. E’ il tempo che si ferma, la quotidianità che si arresta, per lasciare il posto all’incedere lento della fede , scandita dai passi delle sacre immagini portate in spalla dai confratelli.
E’ il silenzio di centinaia di persone con lo sguardo rivolto al miracolo che si rinnova. E’ la preghiera che scandisce tra i canti e le cantilene i momenti più suggestivi di quei giorni. E’ l’odore di incenso che sale alle narici e rievoca ricordi antichi, racconti lasciati come testimonianze preziose di un ieri che ritorna.
E’ il piacere di vivere le strade di una Puglia che dappertutto si veste di festa, di devozione, di una suggestione che è propria delle sue città, delle sue strade, delle sue piccole e grandi cattedrali.